Mammoni, bamboccioni, eterni Peter Pan.. Sui giovani italiani si è parlato in qualsiasi termine, tuttavia al di là dei preconcetti più beceri, i numeri statistici danno un’immagine differente degli italiani under 30, anche, ma non solo, quando si parla della “casa sogno” che si conferma ancora come importante priorità. Fra il sogno e la realtà, però, si innalza sfortunatamente sempre più alto e solido l’ostacolo“concessione del mutuo”.
Da uno studio condotto,nel periodo tra agosto 2015 e maggio 2016, dalla collaborazione di Mutui.it e Facile.it, due dei principali broker online del settore mutui, sono emersi interessanti dati riguardo le richieste di finanziamento e le erogazioni reali ottenute dagli italiani. In particolare, le richieste pervenute dai giovani che non hanno ancora compiuto 31 anni sisono abbassate in maniera vertiginosa, dal 17% al 9,7% in meno di un anno (risultati rilevati su 10mila richieste).
A rendere sempre più restii gli under 30 ad acquistare una casa è soprattutto la difficoltà di ottenere un mutuo in quanto è sempre più faticoso ottenere un lavoro stabile e ben retribuito.
Una ricerca del Censis e di Nomisma“I giovani e la casa” presentata durante il convegno “Verso la casa taxi?”, ha rilevato che i mutui accordati agli under 30 rappresentano appena il 16% del totale delle erogazioni; la natura di questi prestiti si compone di tre elementi.
- “Le coppie”. Dovrebbe essere il gruppo più numeroso, ma in pratica non lo è affatto. Si tratta dei mutui concessi alle giovani coppie. Questo segmento rappresenta solo il 4,8% delle concessioni; indubbiamente le difficoltà di cui abbiamo parlato inducono i giovani a ritardare tanto l’acquisto della casa quanto il progetto di costruire un proprio nucleo familiare.
- “I fortunelli”. Ovvero tutti coloro che sono già in possesso di un lavoro stabile e di un reddito apprezzabile;ottengono il finanziamento pur essendo gli unici intestatari della richiesta. Rappresentano il 5,7% dei richiedenti.
- “I cointestatari”. Si tratta del gruppo più consistente dei giovani mutuatari equivalente a circa il 6,5% di chi ha ottenuto il finanziamento. È rappresentato da coloro che si sono visti accogliere la domanda dell’istituto di credito esclusivamente in virtù del fatto che ci sia un secondo (o anche terzo) cointestatario adulto al quale, spesso, la banca ha chiesto di farsi garante.
La concessione dei mutui agli under 30 non è omogenea in tutto il territorio italiano le regioni in cui il contesto lavorativo è meno preoccupante o, tuttavia, i costi degli immobili sono più moderati, sono anche quelle in cui i giovani hanno meno timore di sognare e avanzano agli istituti di credito le richieste di finanziamento per importi più elevati. In cima alla graduatoria il Friuli Venezia Giulia con una percentuale di domande di mutuo da parte dei giovani sotto i 30 pari al 31% del totale; a seguire la Sicilia (29%) ed il Veneto (27%). Molto sconfortati, invece, a causa dei costi elevati degli immobili i giovani di Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Lombardia (in ordine 8%, 15% e 19%).
La diminuzione dei prezzi degli immobili sommata ai bassi tassi di interesse e alle facilitazioni (legge di Stabilità 2016) che, almeno sulla carta, sono destinate agli under 35 dovrebbero incentivare l’acquisto della prima casa.
Quindi giovani non demordete, i sogni possono diventare realtà…
Fonte: https://greenhubblog.com/2016/11/07/sognare-non-costa-nulla-forse/
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