lunedì 14 novembre 2016

Il mercato di domani è digitale.

di Valentina Fortin

professioni-web-nel-settore-immobiliareLa bolla del mercato immobiliare è in esaurimento e il mercato sta ripartendo, come ormai risulta a più fonti, ma la categoria dei mediatori torna in campo con un dilemma. Affrontare il dilagante fenomeno della disintermediazione che, grazie al web, nel frattempo ha preso piede: oggi la metà circa delle compravendite registrate sul mercato italiano – il 45% secondo una stima di Immobiliare.it – avvengono senza intermediazione, con il classico sistema del “fai da te”.

Durante gli anni di crisi, gli italiani – budget permettendo – non hanno smesso di voler essere proprietari della propria prima abitazione: la posseggono nel 74,3% dei casi, mentre i francesi e i tedeschi, ad esempio, solo rispettivamente nel 61,3% e 54,3%. Per realizzare il sogno hanno avuto a disposizione strumenti sempre più sofisticati grazie alla digitalizzazione del mercato del real estate.

Mentre quello immobiliare è rimasto un settore poco preparato all’innovazione del prodotto “la casa”, e dei servizi ad esso correlati, i siti specializzati hanno smesso di essere semplici vetrine con descrizioni approssimative e fotografie mal prese specializzandosi e dotandosi di strumenti innovativi, come la visita in 3D nelle case in affitto o in vendita, e servizi, ad esempio la stima dell’immobile. «Oggi il panorama è estremamente articolato – ha detto Ugo Cotroneo, Partner e Managing Director di The Boston Consulting Group – e sono numerose le possibilità evolutive». I casi più evidenti, ha continuato Cotroneo, sono delineati dallo spostamento delle attività degli agenti verso il genere data&analitics con ricchezza di dati e approfondimenti, ad esempio una specie di guida sul quartiere nel quale si trova l’abitazione in vendita, e verso l’offerta di tutta la catena del valore: dalla ricerca alla preferenza del mutuo e poi degli artigiani per la ristrutturazione.

Così il portale Immobiliare.it che dispone di una rete di siti specializzati nelle diverse sezioni del settore totalizzando 138 milioni di pagine viste al mese. O il portale Subito.it dalle cui pagine si compravendono e affittano diversi tipi di beni – e tra questi gli immobili, dagli uffici alle case vacanza – e che conta su 1,7 milioni di utenti al mese. Tra l’altro, metà (52%) dei navigatori di Subito.it interessati alla categoria immobile è costituita da agenzie. E nel primo semestre del 2016 ha ottenuto il 10,2% in più di nuovi annunci rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. «Più della metà del budget marketing delle agenzie immobiliari è investito su piattaforme di annunci – ha fatto sapere Melany Libraro, general manager di Subito –. Le tendenze che il nostro osservatorio determina riguardano l’aumento di interesse per gli affitti turistici. Il web è la primaria fonte a supporto di questo tipo di ricerca (38,8%)».

Del resto il mercato, malgrado la crisi, sta già dimostrando di avere un potenziale e di poterlo concretizzare grazie al digitale. «Abbiamo stimolato un cambiamento culturale importante per questo Paese – ha confermato Monica Regazzi, ceo del nuovissimo Homepal, specializzato in compravendita e affitto tra privati grazie a un sistema di gestione completo che arriva a fornire le visure online o la contrattualistica – : far sì che una transazione possa essere condotta e portata a termine online in modo corretto e con un importante risvolto economico».

La crisi ha consumato i risparmi delle famiglie impiegati per mantenere un tenore di vita dignitoso. Le banche, anche se hanno ripreso a finanziare l’acquisto di prima casa, hanno ancora smisurati problemi nella concessione di credito.

In questo scenario è possibile dire che si chiude un’era e un tradizionale mercato ma, come sempre avviene, se ne apre un altro.

Apertura e flessibilità dovranno essere le parole d’ordine del mercato di domani che sicuramente non potrà prescindere dal web.



Fonte: https://greenhubblog.com/2016/11/14/il-mercato-di-domani-e-digitale/

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