Si è concluso ieri, con un evento dedicato, il progetto di educazione alla legalità ambientale e all’anticorruzione “La rete amica nel mare della legalità“.
Presso la Camera di Commercio di Cosenza, promotrice del progetto, gli studenti degli Istituti “Mancini” e “Pizzini-Pisani” hanno presentato i loro lavori, frutto di un percorso intenso e stimolante. Ieri è stata la loro giornata, consacrata dall’emozione di mostrare quanto appreso, attraverso due brevi video sulla legalità ambientale realizzati da loro e presentati insieme ai risultati del progetto.
Abbiamo realizzato questo progetto con il supporto di Legambiente Calabria e la collaborazione dell’ufficio Scolastico Provinciale di Cosenza, indirizzandolo alle scuole di secondo grado. Lanciato nell’aprile 2016, hanno aderito l’Istituto “Mancini” di Cosenza, il “Pizzini-Pisani” di Paola e l’Istituto “Campanella” di Belvedere Marittimo che hanno condiviso con noi un percorso intenso ma pieno di soddisfazioni.
Subito dopo la presentazione del progetto, lo scorso 7 aprile, a bordo del Treno Verde di Legambiente, abbiamo iniziato con la formazione dei docenti. Nei mesi di aprile e maggio abbiamo quindi fornito non solo i contenuti, ma anche le metodologie didattiche per meglio affrontare il tema dell’anticorruzione in classe. Nel mese di maggio, sono entrati in gioco gli studenti che hanno potuto conoscere meglio il loro territorio grazie a dei laboratori dedicati, con interviste ad esperti, mappatura dei casi di corruzione ambientale e degli attori attivi sul territorio nell’ambito della legalità e della tutela ambientale.
A conclusione del percorso individuale, tracciato dalle singole scuole, è arrivato l’evento di ieri. Presenti il presidente della Camera di Commercio di Cosenza Klaus Algieri, il Presidente di Legambiente Calabria, Francesco Falcone e il coordinatore del Centro di Azione Giuridica di Legambiente, Francesco Dodaro che ha illustrato i crimini ambientali e gli ecoreati.
Il settore ambientale ci ha offerto la possibilità di parlare ai ragazzi di corruzione e illegalità tangibili, che si possono vedere nella vita di tutti i giorni, ma nello stesso tempo anche di soluzioni concrete al problema. In primis il rispetto delle regole, fondamentale per prevenire la corruzione sia a livello ambientale che a scuola e sul lavoro.
Un lavoro di sensibilizzazione importante sulle nuove generazioni, specialmente in considerazione del fatto che “la corruzione ambientale – ha dichiarato Dodaro – è il volto moderno delle ecomafie e colpisce ormai tutto il territorio nazionale. L’illegalità ambientale interessa tutti noi: le mafie controllano quello che mangiamo, dal campo al nostro piatto in tavola.”
Comunicato Stampa
Ne parlano…
Fonte: https://www.transparency.it/rete-amica-nel-mare-della-legalita-evento-conclusivo/
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