lunedì 13 febbraio 2017

Più trasparenza, meno burocrazia e carta: la Carta del Docente sostiene la digitalizzazione del Paese

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Prima i giovanissimi con 18app, ora gli insegnati con la Carta del Docente: la diffusione del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) passa attraverso meccanismi incentivanti e formativi, che il Governo e l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) propongono ai fini della progressiva digitalizzazione del paese. Un modo alternativo per spingere l’acceleratore sul pin unico, ricordandoci che entro il 2017 tutti i servizi della Pubblica Amministrazioni saranno fruibili proprio attraverso SPID.

 

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Cos’è?

18app è un’iniziativa a cura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della Presidenza del Consiglio dei Ministri dedicato a promuovere la cultura tra chi compie 18 anni nel 2016 (574mila i ragazzi interessati), assegnando 500 euro da spendere in cinema, concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti, parchi, teatro e danza. Per diventare beneficiari è necessario richiedere SPID ad uno dei quattro Identity Provider accreditati (Poste Italiane, TIM, InfoCert e Sielte).

La Carta del Docente, invece, è un’iniziativa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed è in vigore sin dall’anno scorso. Quello che cambia, radicalmente, è il meccanismo di registrazione per l’assegnazione. Va detto che si tratta del rinnovo di un’iniziativa molto apprezzata che si rivolge a 740.000 insegnanti di ruolo (maestri e professori a tempo indeterminato) mettendo a loro disposizione 500 euro da spendere per l’aggiornamento professionale.

Il “borsellino elettronico”

La differenza sta qui: mentre l’anno scorso il buono veniva accreditato direttamente sullo stipendio, quest’anno cambia l’assegnazione e anche in questo caso, così come per 18app, il requisito indispensabile è SPID, che è necessario per potersi registrare all’applicazione web dedicata sul sito del Ministero e accedere al proprio “borsellino elettronico”. Si tratta quindi di una doppia registrazione: prima ottenendo il Sistema Pubblico di Identità Digitale, procedendo successivamente alla registrazione.

Indubbiamente una procedura più complicata rispetto alle modalità adottate in passato, che spinge docenti non sempre adeguatamente preparati dal punto di vista informatico all’adozione dei necessari strumenti digitali. Una sorta di esame digitale per gli insegnanti che tuttavia coniuga diversi vantaggi: più trasparenza prima di tutto, niente più rendicontazione cartacea e addio agli scontrini proprio perché la procedura si effettua in rete. Inoltre si fornisce una ulteriore spinta alla diffusione di SPID, strumento validissimo per la fruizione semplificata dei servizi della PA, una volta che sarà adottato da gran parte della popolazione. Fino ad ora i servizi già collegati a SPID sono 4.215 e le identità erogate 268.278.

servizi

La procedura

Tornando alla Carta del Docente, vediamo in dettaglio la procedura: le 500 euro ai docenti interessati saranno assegnate attraverso un “borsellino elettronico”: l’applicazione web “Carta del Docente” sarà disponibile all’indirizzo www.cartadeldocente.istruzione.it entro il 30 novembre, con la quale sarà possibile effettuare gli acquisti. In questo modo ogni insegnante utilizzando l’applicazione, potrà generare direttamente dei “Buoni di spesa” per l’acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, per diverse categorie.

I servizi disponibili

  • l’acquisto di pubblicazioni e di riviste utili all’aggiornamento professionale;
  • l’acquisto di hardware e software; altri dispositivi elettronici come ad esempio gli smartphone, non sono da considerarsi prevalentemente funzionali ai fini promossi dalla Carta del Docente, come non vi rientrano le componenti parziali dei dispositivi elettronici, come toner cartucce, stampanti, pennette USB, videocamere, fotocamere e videoproiettori;
  • I programmi e le applicazioni, (disponibili in formato elettronico, disponibili in cloud, scaricabili online o incorporati in supporti quali memorie esterne, CD, DVD, Blue Ray), destinati alle esigenze formative, come ad esempio programmi per la consultazione di enciclopedie, vocabolari, repertori culturali o di progettare modelli matematici o di realizzare disegni tecnici, di videoscrittura, di editing e di calcolo.
  • l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione;
  • l’iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale;
  • l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
  • l’acquisto di biglietti di musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
  • iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.

FORMAZIONE CONTINUA

In definitiva la Carta del Docente permette di sostenere la formazione continua dei docenti, di valorizzarne le competenze professionali attraverso un sistema di erogazione che si pone il duplice obiettivo: da un lato di permettere ai docenti di avere uno strumento elettronico per effettuare e tenere sotto controllo i pagamenti autonomamente, e dall’altro di facilitare le scuole nelle procedure di rendicontazione alleggerendo da carichi burocratici non indifferenti. Tutto ciò unitamente a SPID all’insegna della digitalizzazione nazionale. Azioni che si vanno ad inserire nella più ampia strategia del Governo per lo sviluppo delle tecnologie, dell’innovazione e dell’economia digitale del paese.

 

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Fonte: http://www.chefuturo.it/2016/11/spid-carta-del-docente-pin/

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