lunedì 13 febbraio 2017

Vado a vivere in affitto!

di Valentina Fortin

affitto-case

Il momento è propizio. Nel 2016 il mercato degli affitti immobiliari non ha registrato considerevoli rincari; il costo medio è rimasto stabile su tutto il territorio nazionale; sembra, quindi, essere il periodo giusto per chi vuole prendere una casa in affitto.

Una ricerca tenuta da Idealista.it ha evidenziato che in Italia, nel corso del 2016, il prezzo delle locazioni si è attestato intorno agli 8,4 euro al metro-quadro mensili. Nell’ultimo trimestre dell’anno il decremento è stato del 3,1% rispetto al trimestre precedente, confermando la tendenza già accennata nei tre mesi precedenti e ribaltando la crescita riportata nella prima metà del 2016. A conferma dei dati sopra citati ci sono anche le parole di Vincenzo De Tommaso, responsabile comunicazione di Idealista.it, il quale sostiene che “nonostante il mercato degli affitti denoti un incremento delle richieste da parte dei giovani e delle famiglie, i prezzi sono rimasti stabili anche per il boom dei contratti a canone concordato che, insieme con la cedolare secca, hanno avuto un effetto calmiere sui prezzi portando i proprietari a contenere se non ad abbassare le loro pretese”.
A livello regionale si evidenzia una netta differenza tra Nord e Sud; si presentano rincari nelle città metropolitane del Centro-Nord, con picchi nelle regioni Veneto e Molise, al contrario forti ribassi nelle città marittime e in tutta la regione Campania.

Ora la domanda sorge spontanea. Conviene di più vivere in affitto o acquistare un immobile?

È una domanda che assilla famiglie e giovani coppie. Ha persino messo alla prova docenti e ricercatori universitari, che hanno tentato di determinare quale tra le due fosse l’alternativa più conveniente.
Lo studio più recente in materia è di Isaac C. Tabner, professore della divisione contabilità e finanza alla Stirling Management School. Tabner, in un articolo recentemente pubblicato, sostiene che, da un punto di vista strettamente matematico, l’affitto è più vantaggioso dell’acquisto.
L’obiettivo del professore era creare una tabella comparativa che permettesse di decidere quale sia la scelta migliore tra affitto e acquisto. In generale la ricerca ha rilevato che i proprietari di casa devono tenere l’immobile tra i cinque e i dieci anni affinché il risparmio dell’affitto versato sia sufficiente a compensare gli alti costi di transazione dell’acquisto.
Il professor Tabner, a supporto di ciò, ha sviluppato un modello che può essere adoperato come traccia per decidere quale sia l’investimento più conveniente. Si tratta di inserire tutte le variabili necessarie (caratteristiche dell’immobile, durata del possesso, inflazione e altri fattori specifici) al fine di calcolare il valore netto attuale della proprietà rispetto ad un eventuale affitto, con lo scopo di valutare l’opzione più vantaggiosa.
In seguito a diverse simulazioni eseguite e valutate dal professor Tabner e dal suo team non sembrano esserci dubbi: meglio l’affitto!

In risposta, Enzo Albanese, amministratore della società immobiliare Sigest e presidente della Federazione italiana mediatori agenti d’affari di Milano e Monza, ha tenuto a precisare che oggi in Italia le vendite hanno ripreso a crescere, ma la locazione è un fenomeno sempre più rilevante e lo sarà ancora di più nei prossimi anni, sebbene l’Italia ha storicamente prediletto l’acquisto.
Fino ad ora chi ricorre all’affitto lo fa per scelta e non per convenienza. Si affitta, di solito, per non impegnarsi in mutui ventennali e per investire i soldi in maniera differente.

Per contro, Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, conferma che finanziariamente la locazione conviene, ma “in Italia la casa ha avuto funzioni diverse – approfondisce -. Primo: è una patrimonializzazione indispensabile per una banca. Se lavoro e ho una casa, posso chiedere un prestito in banca e le banche nel nostro Paese contano ancora molto. Secondo: è una forma di risparmio forzoso. In genere chi affitta spende di più di chi deve risarcire un mutuo, perciò che dopo vent’anni abbia i soldi per comprarsi la casa in cui abita è una proiezione solo teorica. Terzo: in Italia la casa è una ricchezza emotiva”.

Si può concludere che la decisione di andare a vivere in affitto o comprare una casa rimane sempre una scelta personale, e anche di vita. Sembra chiaro che in molti per diverse ragioni negli ultimi anni valutano sempre più la soluzione dell’affitto, supportati anche dai dati letti poco sopra: chi decide di andare a vivere in affitto avrà una maggiore capacità di investimento, rispetto a una persona che decide di acquistare; in secondo luogo avrà la possibilità di adattare la casa alle proprie esigenze personali e non il contrario (si è meno vincolati, per esempio, nel caso di un trasferimento); potrà, inoltre, permettersi un’abitazione tendenzialmente migliore rispetto ad una in vendita.

Insomma, ad ognuno la propria scelta.



Fonte: https://greenhubblog.com/2017/02/13/vado-a-vivere-in-affitto/

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