martedì 7 febbraio 2017

Abitare naturale per vivere bene

Semplicità, sostenibilità e integrazione con l’ambiente sono i pilastri di un’architettura che promuove l’arte di abitare in consapevolezza, nel rispetto del proprio corpo e della natura. Cosa significa “Abitare naturale” e in che modo questo stile abitativo può contribuire al nostro benessere? Lo abbiamo chiesto a Ilaria Vasdeki (1), architetto e designer, fondatrice dello studio Madori, che tiene corsi e consulenze sull’abitare naturale a Roma e a Milano.

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Cosa vuol dire “abitare in armonia con la natura” e quali sono i vantaggi che ne derivano (per noi e per l’ambiente)?

 

Abitare in armonia con la natura significa imparare a conoscere e a rispettare la vita e i suoi cicli. Sentirsi parte di essa, al pari di un fiore o di un albero; vivere rispettando il nostro corpo, offrendogli il giusto nutrimento e il giusto equilibrio.

 

Che cosa si intende per architettura naturale?

 

Architettura naturale è un binomio utilizzato per indicare un atteggiamento progettuale consapevole e rispettoso della natura, ma anche un impegno volto a favorire uno stile di vita consapevole.

 

 

Puoi darci qualche consiglio per rendere la nostra casa un luogo armonioso e rigenerante?

 

Dedicarsi del tempo per definire qual è la propria idea di casa, quella che ci portiamo nel cuore. Sedersi ad ascoltare e porsi delle domande. È molto importante porsi le giuste domande. Come mi sento? La mia casa mi sostiene? È in sintonia con il mio stato d’animo?

 

Al contrario, puoi farci qualche esempio di ciò che rende la casa poco armoniosa?

 

Una casa poco armoniosa è una casa che non respira, in senso metaforico ma anche in senso fisico. Il respiro è un movimento bellissimo. È la sostanza della vita, la chiave dell’interazione tra mente e corpo, aiuta a padroneggiare emozioni e stati mentali. Quando la casa è eccessivamente carica di stimoli, di oggetti o di colori ad esempio, può affaticare il nostro respiro e la nostra vita. Una casa che non respira è anche una casa realizzata con materiali o arredi pesanti, che possono avere un impatto psicofisico su di noi, oppure con materiali non traspiranti, che possono favorire l’insorgenza di umidità o muffe.

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Che funzione hanno le piante nelle nostre abitazioni?

 

 

Il 95% di tutto ciò che è vivo sulla terra sono piante. Per 140.000 anni l’uomo ha vissuto nella natura. Il verde e la natura sono il nostro ambiente. Oggi trascorriamo più del 90% del nostro tempo negli spazi chiusi e soffriamo di diverse patologie causate da uno stile di vita sedentario che è penalizzato anche dall’uso di materiali pericolosi per la nostra salute. La casa, ma in generale tutti gli spazi costruiti, presentano problematiche relative ad emissioni inquinanti che hanno diverse origini: biologiche, fisiche e chimiche.

 

Le piante ci aiutano a contrastarli e a migliorare la qualità dell’aria. Possono essere utilizzate per realizzare atmosfere piacevoli, naturali e rilassanti. Curare le piante fa bene al corpo e allo spirito. È una attività che ci tiene a contatto con la vita. Infine possono essere utilizzate come materiali da costruzione per realizzare strutture, pareti, arredi, infissi e pavimentazione (legno), isolanti (canapa, lino, fibra di legno, sughero), vernici e pitture (olio, resine).

 

 

 

Parlaci di Madori: cos’è e come nasce?

 

Madori è uno studio di architettura e un laboratorio di design incentrato sulla ricerca del benessere ambientale negli spazi interni. Nasce nel 2011 come realtà nella quale confluiscono i miei interessi e la mia passione per l’architettura e per la natura. Poi nel tempo Madori è cresciuta ed oggi è una realtà costituita da una rete di collaborazioni molto interessanti con professionisti che si occupano di energia, di ingegneria, di progettazione del verde, di fitoterapia e di falegnameria. La missione di Madori è quella di portare la natura in ogni casa, una casa alla volta.

 

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Cosa significa il nome Madori?

 

Madori è un nome giapponese, che tradotto in italiano significa “la via del Ma”.
Il “ma” è un concetto sfuggente che per indicare un’entità “fra” qualcosa: uno spazio fra le cose, la relazione fra due persone, un intervallo di tempo fra due eventi, una particolare tonalità emotiva. L’origine filosofica del “ma”è nel concetto di vuoto, quell’entità grazie alla quale tutto può succedere.

 

Nel vostro sito si fa riferimento all’estetica giapponese. Perché? È a questa che vi ispirate?

 

Sono sempre stata molto attratta dalla cultura giapponese e dalla sua sensibilità nel cogliere i dettagli e di esaltare la semplicità. Dallo studio della casa giapponese ho imparato la flessibilità, la multifunzionalità, la leggerezza, la capacità di accogliere la natura. È un’ispirazione continua.

 

 

In che modo l’ambiente domestico può contribuire al nostro benessere?

 

Da un punto di vista della realizzazione interiore se accoglie e sostiene la nostra vita personale, ovvero se corrisponde per estetica e funzionalità a ciò di cui abbiamo bisogno nella fase della vita in cui ci troviamo.
Da un punto di vista relazionale, per quello che riguarda la dimensione intima della convivenza, può favorire il dialogo e la convivialità.
Da un punto di vista della salute se lo spazio è costruito con materiali naturali.
Da un punto di vista ambientale più ampio, quando ciò che converge nella nostra casa rispetta un ciclo di vita o una filiera sostenibile.

 

Pensi che negli ultimi anni ci sia una maggiore attenzione verso l’architettura naturale?

 

L’attenzione verso l’architettura naturale sta crescendo. È un movimento lento e forse è bene che sia così, perché ha a che fare con la consapevolezza e non con la moda. In questo senso ciascuno può intraprendere il proprio percorso di conoscenza senza necessariamente pensare di stravolgere la propria casa. Piccoli passi possono portare grandi risultati.

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Di cosa trattano i workshop e le consulenze dedicate all’Abitare naturale?

 

Ad un certo punto della mia esperienza professionale ho intuito che la casa, più di qualsiasi altro spazio, avrebbe potuto essere uno “strumento” di cambiamento attraverso il quale diffondere la cultura del benessere ambientale. “Abitare naturale” è il frutto di questo impegno: un percorso sinergico volto a promuovere, attraverso workshop creativi e consulenze individuali, l’arte di abitare in consapevolezza nel rispetto del proprio corpo e della natura.

 

1. Ilaria Vasdeki, architetto e designer, fondatrice dello studio Madori, tiene corsi e consulenze sull’abitare naturale a Roma e a Milano. Dal confronto con la cultura orientale e con lo Zen sviluppa un approccio personale al design d’interni, volto a favorire uno stile di vita consapevole. Promuove una cultura della casa quale luogo di pace e di benessere.

 

 

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Fonte: http://www.italiachecambia.org/2017/02/abitare-naturale-vivere-bene/

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