Partiamo dal contesto italiano attuale: il 40% delle imprese, secondo un rapporto Unioncamere del 2015, dichiara: “Internet? Non serve alla mia impresa”. Per farci ulteriormente del male, a questo dato aggiungiamo che secondo uno studio del CNR di Pisa, aggiornato ad agosto 2016, solo 14 imprese italiane su 100 hanno registrato un dominio “.it” e ogni 10mila abitanti si contano solo 23 professionisti con un dominio “.it”. Il tassi di penetrazione tra la popolazione maggiorenne e residente è di 285 domini “.it” ogni 10mila abitanti. Giusto per fare un confronto con un punto di riferimento nella digitalizzazione del tessuto produttivo, in Germania il tasso di penetrazione dei domini “.de” è di 1.830. Sconfortante.
SPID PUO’ FACILITARE LE COSE, SE MESSO A SISTEMA
Perciò servono urgentemente imprese (e cittadini) digitali ma anche leggere, agili e libere di concentrarsi sui progetti per primeggiare sul mercato competitivo globale. Lo si dice da anni: meno burocrazia, meno vincoli, più libertà e più digitale per gli “animal spirits” di keynesiana memoria, che alimentano l’economia nazionale con la vitalità delle loro idee. In questo contesto
il Sistema Pubblico di Identità Digitale può facilitare le cose, se messo a sistema con una strategia digitale complessiva ed inclusiva.
1. SFRUTTARE LA SCIA DELLA DIGITALIZZAZIONE
Se da un lato le imprese possono utilizzare i servizi integrati con SPID, dall’altro possono offrire i propri servizi online attraverso il Sistema Pubblico di Identità Digitale come sistema di identificazione. Infine potrebbero potenziare i rispettivi business sfruttando la scia della digitalizzazione di altre imprese, persino concorrenti, o della PA.
Stringiamo il focus: già ora gli Sportelli Unici per Attività Produttive o per l’Edilizia (SUAP e SUED) di quasi tutti i comuni sono collegati a SPID. Ma non solo: basti pensare alla richiesta dell’emissione del DURC per l’erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari compresi quelli nell’ambito delle procedure di appalti, servizi e forniture pubbliche oltre che nei lavori privati dell’edilizia per il rilascio dell’attestazione SOA, per la fruizione di determinati benefici normativi e contributivi. Ma la lista non si esaurisce qui, tuttavia è già sufficiente per comprendere quanti potenziali benefici possa trarre da SPID un’impresa evoluta, propensa alla digitalizzazione, che lo utilizzi come ricorrente strumento di lavoro.
2. UN LOGIN CHE IDENTIFICA L’IMPRESA
Cambiando prospettiva ricordiamo che SPID, di fatto, è una credenziale di identità per le imprese e tutti gli effetti, ovvero una login che identifica direttamente l’impresa valida su tutto il territorio nazionale ed utilizzabile sia per i servizi della Pubblica Amministrazione, sia per quelli di altri privati. Non è difficile immaginare le conseguenze positive:
- le procedure complesse che richiedono tempo per controllare e associare un’identità “umana” che presenta un’istanza a nome di un’impresa, con l’impresa stessa, non hanno più motivo di esistere. Sarà così possibile proporre servizi per le imprese e non sarà più necessario per il legale rappresentante inviare la documentazione necessaria per richiedere l’associazione della propria identità di persona fisica, a quella della persona giuridica. Risparmiando tempo e riducendo i costi per la pubblica amministrazione che non è più obbligata ad effettuare controlli o censimenti. Una semplificazione di rilievo di cui c’è poca consapevolezza probabilmente.
3. DIGITALIZZARSI VUOL DIRE APRIRSI AL MONDO
Infine dicevamo che le imprese potrebbero offrire i propri servizi online utilizzando SPID come sistema di autenticazione, un’opportunità che rappresenta una forte spinta alla digitalizzazione. Ogni impresa infatti stabilisce accordi commerciali di varia natura tramite contratti, ma nel mondo digitale, dove non si incontra la controparte, purtroppo è possibile che si debbano annullare quegli stessi contratti in quanto l’identità del contraente non è certa. Per ovviare a questo rischio e ai costo aggiuntivi sarà possibile usufruire dei servizi di identificazione offerti nel Sistema Pubblico di Identità Digitale, e quindi non saranno più necessari né controlli, né censimenti utenti e neppure il rilascio di password da gestire.
Infine “last but not least” SPID dal 2018 si apre sul mercato europeo per cui accetterà le identità dei cittadini dei vari stati membri che realizzano un sistema di identità nazionale. Perciò digitalizzarsi significa aprirsi al mondo.
L'articolo Perché SPID è utile alle imprese (se messo a sistema in una strategia digitale) sembra essere il primo su Che Futuro!.
Fonte: http://www.chefuturo.it/2016/12/spid-imprese-digitale/
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