sabato 7 gennaio 2017

RICICLAGGIO

Il riciclaggio di denaro è quell’insieme di operazioni mirate a dare una parvenza lecita a capitali la cui provenienza è in realtà illecita, rendendone così più difficile l’identificazione e il successivo eventuale recupero.

Diversi organismi internazionali, tra cui il GAFI (Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale), vedono nel trittico riciclaggio-corruzione-terrorismo uno dei maggiori pericoli per la nostra società. Riciclaggio di denaro, corruzione e finanziamento al terrorismo internazionale sono infatti reati accomunati da un tratto caratterizzante: il trasferimento di denaro o più in generale di risorse, per il raggiungimento di uno scopo, quale l’ottenimento di un profitto privato (riciclaggio e corruzione) o il compimento di atti terroristici.

Il riciclaggio, proprio come la corruzione, è un reato molto difficile da scoprire anche perché apparentemente non fa vittime e, tra le sue caratteristiche principali, vi è proprio l’opacità delle operazioni che lo contraddistinguono.

Proprio per questo motivo dare una precisa valutazione economica del reato è impossibile, ma per farsi un’idea seppur sommaria di ciò di cui stiamo parlando, si tenga conto che l’ONG americana Global Financial Integrity nel 2013 ha stimato in mille miliardi all’anno il flusso di denaro che esce illecitamente ogni anno dai Paesi in via di Sviluppo. L’UNDP, nel rapporto UN Economic Commission fo Africa 2015 è arrivata ad affermare che l’ammontare dei soldi che escono illecitamente dai Paesi africani sia superiore all’ammontare dei soldi che gli stessi Paesi ricevono come aiuti dalla cooperazione internazionale.

Riciclaggio e flussi finanziari illeciti (illicit financial flow) sono una piaga particolarmente dolorosa proprio per quei Paesi che più avrebbero bisogno di un’economia pulita e trasparente, come i Paesi in via di sviluppo, e per gli Stati come l’Italia che faticano a vedere la luce in fondo al tunnel dell’ormai quasi decennale crisi economica. Se è vero, come riporta lo stesso Ministero dell’Economia e delle Finanze, che il valore economico delle attività criminali può essere stimato sino al 12% del PIL, risulta immediatamente evidente che è necessario prendere misure adeguate a rafforzare i controlli preventivi e a sanzionare chi gioca fuori dalle regole.

Nonostante la normativa italiana antiriciclaggio si possa ritenere più che sufficiente ed assolutamente in linea con i più elevati standard internazionali, c’è ancora molto da fare sul piano dell’enforcement delle misure di controllo, sulla capacità di perseguire e punire in maniera adeguata i criminali economici e, soprattutto, sul piano culturale, dove troppo spesso sembra sopravvivere una mentalità favorevole al guadagno “a qualsiasi costo e in qualsiasi modo”.

A breve, tra gennaio e febbraio 2017, presenteremo il nostro report sull’antiriciclaggio e la trasparenza dei beneficiari effettivi in Italia. Se non lo hai ancora fatto, iscriviti alla nostra newsletter utilizzando il pulsante in Home Page così da essere immediatamente informato sulle nostre pubblicazioni e sugli eventi di presentazione!



Fonte: https://www.transparency.it/riciclaggio/

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