sabato 7 gennaio 2017

Il movimento della gioia

I sostenitori del movimento dell’ecologia profonda sono sostenitori della gioia. La gioia è correlata all’ambiente e alla natura, la gioia è contagiosa, anche (e forse, soprattutto) in un momento di crisi ecologica.

“La miglior maniera di promuovere una buona causa è fornire un buon esempio: la gioia è contagiosa”.

Arne Næss afferma che la gioia è molto importante anche e soprattutto in questo momento di crisi ecologica. La miseria del mondo e l’eco-catastrofe non possono renderci tristi. Molti esempi del passato e del presente ci raccontano che è cosa molto comune scoprire che chi ha costantemente a che fare con la miseria estrema è molto più spesso allegro. Pensiamo a chi vive in stato di grave povertà, spesso nel Sud del mondo, e a chi si trova ad aiutare queste persone: quante volte, nelle interviste in televisione, abbiamo visto bambini e ragazzi senza cibo sorridere, anziani poveri col sorriso sulle labbra e volontari pieni di gioia?

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Molti bambini, tra i più poveri e miseri al mondo, mostrano una grande gioia

Uno dei filosofi che ha ispirato il movimento dell’ecologia profonda è Spinoza. Spinoza parla di laetitia, hilaritas, tintillatio, tre “gradazioni” diverse della gioia, tutte correlate tra loro perché il sistema è più della somma delle sue parti. Spinoza parla del tutto del corpo, del tutto della mente cosciente, del tutto dell’universo e della natura.

La gioia per tutti noi deriva anche dalla contemplazione dei nostri risultati, dalla creatività, dall’agire, dalla contemplazione della gioia al di fuori di noi.
Anche ai nostri giorni sappiamo che le persone sono scettiche verso chi dichiara valori a parole ma non li esprime con i propri stili di vita. Spesso la gente è passiva verso chi si occupa dei conflitti ambientali. Non abbiamo abbastanza autostima, dice Arne Næss. C’è però una piccola minoranza di persone che combatte con gioia anche per le persone più scettiche.

La gioia è collegata con la crescita sotto molti aspetti: perfezione, potenza, virtù, libertà, razionalità, azione. Potere non significa obbligare gli altri a fare qualcosa, non vuol dire che dobbiamo costringere nessuno a salvare il mondo (a meno che non sia contento di farlo).

“Essere felici non vuol dire sempre e solo divertirsi, ridere, rilassarsi, essere passivi.
Già secondo Spinoza, allegria era sinonimo di essere presenti, agire.”

“Ciò di cui siamo attualmente carenti, nella nostra era tecnologica, è il riposo in noi stessi”

La gioia può derivare dalla contemplazione di quello che siamo in grado di fare, dalla maggiore conoscenza delle cose più grandi di noi, dall’interazione attiva. Una conoscenza adeguata ha sempre un aspetto personale di gioia, perché indica una potenza della nostra personalità.

Le cose sono viste come frammenti della natura totale. Spinoza, al contrario di Freud, pone l’attenzione su quel che possiamo fare, anziché su ciò che non possiamo fare.

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La gioia deriva anche dalla contemplazione dei nostri risultati

Le premesse filosofiche dell’ambientalismo. Le basi dell’ambientalismo sono senz’altro la non-violenza, il rispetto reciproco, i sentimenti di identificazione. Ogni individuo umano maturo ammette un diritto universale all’auto-realizzaizone. Ognuno cerca un ordine sociale un ordine biosferico che favorisca la massima auto-realizzazione di ciascuno di noi.

“Il nostro ambiente vivente è fatto di ogni dettaglio variopinto, ricco di odore, sgradevole o bello, ed è pura follia cercare una cosa esistente che sia senza colore, odore o senza qualità”

Il movimento dell’ecologia profonda è un movimento di gioia: cosa ne pensate? Siete d’accordo?

*nota* I concetti raccontati in questo post sono tratti dal seguente libro: Arne Næss – Introduzione all’ecologia – traduzione e introduzione a cura di Luca Valera – Edizioni ETS.




Fonte: https://curiosadinatura.com/2016/11/16/il-movimento-della-gioia/

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