Londra si conferma una fra le metropoli più green sul pianeta anche grazie a uno dei nuovi progetti in cantiere, ovvero il Garden bridge, un ponte pedonale che attraverserà il Tamigi e che verrà inaugurato nell’estate del 2019; collegherà i a parte nord con quella sud della città, dalla fermata Temple della metropolitana fino a South bank, esattamente a metà tra il ponte di Blackfriars e quello di Waterloo. A differenza di altri ponti pedonali, l’abbondante presenza di vegetazione lo renderà letteralmente un giardino/oasi sospeso sul grande fiume. L’amore degli inglesi per il green, i giardini, la natura e i parchi, in gran numero all’interno e nell’hinterland della capitale britannica, non è certo un segreto. Le ricerche condotte dal Garden bridge trust, l’associazione che si occupa della raccolta fondi per il progetto, evidenziano infatti che quasi l’80 per cento degli abitanti della città è a favore della costruzione del ponte.
Il progetto nasce dall’idea di Joanna Lumley, attrice ed attivista che 13 anni fa ebbe l’idea di creare un ponte giardino in collaborazione con l’azienda che si occupa dei trasporti londinesi, al fine di migliorare la circolazione e i collegamenti pedonali della città; lo studio di architettura Heatherwick ha poi voluto sviluppare definitivamente l’idea di Lumley.
Inoltre, come sottolinea il Garden bridge trust, il grande trionfo dei Giochi Olimpici del 2012 ha fatto riscoprire ai londinesi un senso di fierezza nazionale, risvegliando nel Regno Unito la coscienza di poter essere tra i principali promotori di progetti innovativi e ambiziosi.
Così, assieme ai designer dello studio di architettura Thomas Heatherwick si sono uniti lo studio di ingegneria Arup e Dan Pearson, uno dei più importanti international garden designer in circolazione per lavorare insieme alla progettazione del layout del ponte.
Il Garden Bridge avrà all’incirca una superficie di 6mila metri quadri, dei quali 2.500 saranno ricoperti esclusivamente da varietà di piante autoctone delle campagne londinesi o provenienti dal Regno Unito, per il resto saranno presenti esemplari dal nord Europa e da altre parti del mondo. Il percorso pedonale sarà aperto al pubblico in maniera del tutto gratuita dalle sei del mattino a mezzanotte e nelle ore notturne verrà affidato alle cure esperte di giardinieri e manutentori. Sarà così una nuova oasi verde “galleggiante” sul fiume non lontana dalla City, il cuore finanziario della città.
Uno degli obiettivi principali del Garden bridge trust, che sarà anche il responsabile della manutenzione del ponte una volta terminata la sua costruzione, è quello di stimolare i cittadini a utilizzare il meno possibile i veicoli inquinanti l’ecosistema nel quale viviamo (che ormai rappresentano uno dei maggiori problemi che affliggono Londra così come altre grandi città europee) in particolare incoraggiando l’attività fisica quotidiana. Molti londinesi sensibili a queste tematiche già si spostano a piedi e il Garden bridge rappresenterebbe un ulteriore invito a prediligere una passeggiata rispetto ai mezzi di trasporto pubblici.
Il nuovo ponte sarà inoltre un’ulteriore stimolo per la comunità in quanto oltre a piante e arbusti, che rappresenteranno chiaramente un polmone verde in più della città, ci sarà un’area dedicata alla costituzione di orti urbani, disponibile per persone di tutte le età e studiata appositamente per quelle con disabilità.
La popolazione di Londra è in costante aumento e si stima che raggiungerà la soglia di 10 milioni di cittadini entro il 2031, secondo un recente studio dell’ente di ricerca nazionale. Una soluzione eco-sostenibile come il Garden bridge è un primo passo per migliorare la qualità della vita dei londinesi e per dare loro spazi sempre più verdi.
Fonte: https://greenhubblog.com/2016/12/23/londra-nasce-il-garden-bridge-il-ponte-giardino-che-attraversa-il-tamigi-e-che-sara-esclusivamente-pedonale/
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