venerdì 30 dicembre 2016

La trasformazione digitale: l’esempio di Amazon

di Vittorio Checchia

amazon-1200x537Il settore retail risulta essere pioniere nel percorso che porta alla trasformazione digitale; la necessità di guadagnare fette sempre più consistenti di mercato ha spinto i grandi player ad investire nella tecnologia per rendere più efficiente il servizio prestato.

I vantaggi derivanti dalla digitalizzazione dei processi e dei servizi hanno permesso ad alcune aziende di controllare nuovi canali di vendita, immettendo sul mercato offerte innovative dove il cliente risulta essere detentore assoluto del potere grazie a servizi e prodotti sempre più “custom-made”.

Di conseguenza le aziende stanno cercando di capire le ricadute di questa trasformazione nelle loro attività e come soddisfare le aspettative dei clienti anche grazie alle tecnologie IoT in grado di fornire la flessibilità e l’autonomia necessaria per restare al passo con i tempi rendendo unica l’esperienza di acquisto sia da parte dei clienti consumer che di quelli business.

Amazon racchiude in sé tutte le caratteristiche prima indicate: è infatti il più grande sito al mondo di ecommerce, nato dalla lungimiranza di Jeff Bezos il quale è riuscito nell’impresa di rendere fruibile al consumatore finale con un semplice click qualsiasi oggetto in qualunque luogo.

Nel 2006 inoltre viene sviluppata la piattaforma di cloud computing denominata AWS (Amazon Web Services) in grado di offrire servizi basati sul cloud; tale evento risulterà di fondamentale importanza nell’ambito IT in quanto il cloud risponde alle numerose richieste da parte di aziende che intendono ottimizzare le proprie risorse informatiche risparmiando tempo rispetto ad una gestione interna di propri data center.

Nella vision di Amazon, il computing a nuvola permette alle aziende aderenti di dedicare maggiori risorse alla crescita del proprio business e alla differenziazione della propria offerta grazie alla possibilità di mettere in relazione diversi soggetti.

Esempio significativo risulta essere il programma Aws Activate for Start-ups che opera in sinergia con start up, incubatori e acceleratori d’impresa, con l’obiettivo di mettere in contatto le aziende con la comunità tecnologica e finanziaria. Andando quindi oltre i vantaggi rappresentati dai crediti sui servizi erogati da Amazon e sul supporto tecnico.

L’evoluzione della piattaforma ha portato al successivo lancio del servizio denominato “AWS IoT” utile agli sviluppatori per collegare ‘oggetti’ connessi con altri dispositivi o applicazioni tramite cloud. Attraverso “AWS IoT” oggetti come elettrodomestici, veicoli, servizi sanitari e altre ‘cose’ connesse possono comunicare tra loro, memorizzare dati o prendere comandi da computer senza l’intervento personale dell’utente.

Nel 2015 invece viene realizzata una soluzione che applica il concetto di Internet delle cose agli oggetti di uso comune, principalmente dedicato ai clienti consumer: gli Amazon Dash Button.

I Dash Button “italiani” sono poco più di una trentina, di piccole dimensioni, con un grande bottone rotondo laterale affiancato dal logo del marchio abbinato. Ogni Button, infatti, è “brandizzato” da popolari marchi di alimentari, prodotti per la cura del corpo, per la cucina, per l’ufficio e per i più piccoli; all’interno di ognuno c’è un minuscolo ricevitore wi-fi e una comune pila alcalina, che in situazioni di normale utilizzo (il Button va “a riposo” se non viene premuto) dovrebbe durare circa un anno. Il costo del singolo pezzo è di poco inferiore ai 5 euro, ma la cifra viene rimborsata col primo ordine effettuato.

Utilizzando l’app per smartphone di Amazon si possono configurare i singoli bottoni dando l’accesso alla propria rete wireless e impostando il tipo di prodotto che si vuole ricevere alla pressione; Amazon consiglia di posizionarli nella zona della casa o dell’ufficio dove il prodotto abbinato verrà usato, così da essere premuto in caso di esaurimento del prodotto indicato: vicino al fasciatoio per quello dei pannolini, vicino alla lavatrice per quello del detersivo, vicino alla lavastoviglie, nello sportello dei biscotti e così via.

Questa innovazione è un importante passo avanti all’interno del mercato eCommerce e online retail, elevando la qualità del servizio e portando ad un altro livello l’utilizzo della tecnologia. Uno strumento che ben si adatta all’evoluzione della domotica e ad una costante integrazione delle attività quotidiane alle possibilità offerte dai dispositivi mobili.

Solo il tempo saprà dire se i clienti apprezzeranno davvero questa nuova frontiera dell’internet of things, nel frattempo non posso fare altro che augurare un buon Natale e Sereno 2017 ricco di acquisti high tech per tutti.



Fonte: https://greenhubblog.com/2016/12/21/la-trasformazione-digitale-lesempio-di-amazon/

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