domenica 5 febbraio 2017

Jason Shulman, l’uomo che fotografa i film di Paolo Sorrentino e Sergio Leone

Jason Shulman è il fotografo dei film. Non il fotografo di scena, ma proprio quello che immortala i film, per tutta la loro durata. La macchina fotografica registra tutto quello che succede durante la proiezione del lungometraggio (circa 130mila fotogrammi per un’ora di girato) e lo restituisce in una sola immagine. Il lungo tempo d’esposizione riprende la proiezione del film proiettato su uno schermo ad altissima definizione, e ciò che viene fuori è una fotografia senza filtri il cui risultato è comprensibile solo alla fine del processo. Non si possono fare previsioni.

Tutto dipende dalle scelte registiche, dalla ricorrenza con la quale compaiono alcuni contesti, dai colori dominanti. L’ocra di Sergio Leone “Per un pugno di dollari” si staglia netta al centro della foto corrispondente, e sullo sfondo si riconoscono le montagne. Nella foto de “La Grande Bellezza” di Sorrentino si riconosce il patrimonio di Roma, e nel “Vangelo secondo Matteo” di Pasolini il volto di un uomo è chiaramente riconoscibile in mezzo ai toni grigi dell’opera.

Le fotografie di film di Shulman sono esposte, per la prima volta in Italia, alla White Noise Gallery di Roma. Fanno parte della serie intitolate Trilogia del silenzio, curata da Eleonora Aloise e Carlo Maria Lolli Ghetti. Jason Shulman, con la sua raccolta di 13 fotografie chiamata “Fast Forward”, consegna la prima delle tre mostre, fino al 25 marzo 2017. Seguiranno Lee Madgwick (“Stand By”) e Mar Hernàndez (“Rewind”).

L’esperimento fotografico Shulman, anche scultore, è iniziato nel 2014, come ha spiegato a Wired.com l’anno scorso. Interessato ai giochi olimpici, ha iniziato i tentativi con lunga esposizione durante le Olimpiadi di Sochi, restando sorpreso lui stesso dal risultato.

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Fonte: https://www.wired.it/play/cultura/2017/02/03/jason-shulman-fotografo-film/

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