domenica 5 febbraio 2017

Dal Mobile alla privacy (anche i Millennials), 5 trend emersi da BTO 2016

La nona edizione del BTO (la Borsa del Turismo on line) che si è svolta nei padiglioni di Fortezza da Basso, a Firenze ha superato i risultati già positivi del 2015 con oltre 10 mila presenze nei due giorni, +10% di ticket venduti e +20% di espositori e sponsor. A queste presenze reali si è poi aggiunta una vasta platea che ha seguito l’evento grazie allo streaming. Oltre 6.000 gli utenti unici che hanno seguito la diretta video.

BTO 2016

credits firenzefiera.it

1. LA MESSAGGISTICA DIRETTA

Il turismo spesso avverte prima degli altri i trend del momento e questa sensazione cresce ogni volta che si partecipa  a un BTO. Tra i trend segnalati quest’anno c’è la messagistica diretta. Secondo la ricerca PhoCusWright presentata al BTO già oggi un miliardo di persone usa WhatsApp ogni mese, 900 milioni sono su Messenger (l’applicazione di messaggistica diretta di Facebook) e 400 milioni di persone sono su Instagram ogni mese. Le app per prenotare più popolari saranno quelle di messaggistica o quelle dei social media.

2. LA CRESCITA DEL MOBILE

Altro tema molto dibattuto è la crescita perpetua del Mobile. Sempre la ricerca sopra citata ci mostra che già dal 2016 il totale delle prenotazioni da mobile in Italia sarà di 835 milioni di euro, il 10% di tutto l’online travel (nel 2014 le prenotazioni da mobile erano 372 milioni, con un incremento del 98% rispetto all’anno precedente). La Criteo, azienda tecnologica specializzata in performance marketing, registra un +33% per le prenotazioni da smartphone in tutto il mondo nell’ultimo anno. Le Travel App dominano le prenotazioni per soggiorni brevi (72% di soggiorni da una notte).

3. FOOD, LO RACCONTIAMO MALE

Altro argomento esaminato è il food (in Italia) che seppur iper monitorato mediante Google (addirittura al 2 posto per ricerca nel mondo con le parole cibo e wine) risulta che non viene comunicato come dovrebbe. Troppi pochi siti e blog dedicate e ancora insufficienti condivisioni sui social.

Siamo uno dei Paesi con il miglior cibo e vino al mondo e lo raccontiamo male. Lo speech esorta i partecipanti a spingere in questa direzione. Comunicare di più e meglio food e wine.

4. I MILLENNIALS

Altro argomento di cui si parla molto sono i Millennials (e un po’ meno di generazione zeta), che (secondo la ricerca di SG Tour, tour operator specializzato in community presente al BTO) scelgono per lo più l’Europa come meta di viaggio (55%), hanno un budget giornaliero compreso in media tra 21 e 50 euro e sono sempre connessi, per il 76% da mobile.

Questi giovani (che hanno superato da poco i 15 anni e non hanno ancora raggiunto i quaranta) cercano un’esperienza da vivere in gruppo insieme ai propri coetanei. E lo vivono grazie ad attività che li aiutino ad allargare il proprio network di conoscenze. Inoltre, si vogliono divertire e scoprire mete poco convenzionali. E parlando di Millennials si sente parlare molto di Viaggio Evento, tema sul quale ho assistito ad un intervento di ScuolaZoo, tour operator specializzato in questa nuova tipologia di viaggio, chiamato anche esperenziale e che si avvale molto della messaggistica diretta come Messengers, soprattutto per comunicare ogni dettaglio del viaggio e di accompagnarlo nella scelta. I più sensibili ai Viaggi Evento sono i maturandi, seguiti dagli universitari e dagli studenti liceali.

Peculiarità dei Millennials è che vogliono avere sempre la possibilità di condividere le proprie esperienze sui social oltre che nella vita reale. Il viaggio deve quindi essere in grado di agevolare esperienze reali ed essere facilmente condivisibile sui social. 

WhatsApp, Facebook, Instagram sono i mezzi di comunicazione più usati. L’esperienza di vita reale è collegata intensamente con quella rappresentata sui social. Il Viaggio Evento è la formula che aziona il meccanismo di alimentazione reciproca dei due mondi. Sviluppa il senso di appartenenza fra i partecipanti creando una nuova community.

Naturalmente e lo si dice anche nello speech sul Mobile, i Millenials come gli altri utenti che vivono connessi, non si accontentano di essere profilati ma vogliono essere anche personalizzati (il tour operator cioè deve saperlo conoscere personalmente e consigliarlo al meglio).

5. PRIVACY E PROFILAZIONE

E a questo punto che la mia relazione sulla privacy, esposta quasi alla chiusura del BTO, al secondo Giorno, diventa fondamentale, perché a  questa pretesa personalizzazione non può che corrispondere una corretta applicazione della legge, che oggi è il nuovo Regolamento Europeo Privacy n. 679 del 2016. Lo racconto in una sala piena, oserei dire densa. Tanti ragazzi anche per terra e persone in piedi. Attenti tutti, nel voler conoscere come comportarsi qualora per caso  troppa personalizzazione e condivisione li conduca a conseguenze distorte. Inevitabili, ma ora curabili. Soprattutto se il Titolare si è dotato del  Data Protection Officer, nuova figura creata dal Regolamento, obbligatoria tra gli altri, per i titolari digitali che facciano profilazione su larga scala e destinata a prevenire ogni utilizzo illecito di dati.

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Fonte: http://www.chefuturo.it/2016/12/bto-2016-tourism-online/

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